A Cracovia l'incontro degli organizzatori della raccolta di firme "Uno di Noi" nei 28 paesi dell'Unione Europea
Cracovia, 15 Novembre 2013 (Zenit.org) Antonio Gaspari
Per un
anno intero i movimenti per la vita e per la famiglia si sono mobilitati
al fine di raggiungere gli obiettivi dell’iniziativa conosciuta come
“Uno di Noi”.
L’iniziativa dei cittadini europei “Uno di
Noi” chiedeva alle istituzioni Europee, Commissione e Parlamento, di
riconoscere la vita fin dal concepimento, non utilizzare fondi europei
per sostenere le associazioni che promuovono l’aborto in Europa e nel
mondo e, allo stesso modo, non utilizzare il denaro dei cittadini
europei per finanziare ricerche mediche che violano la dignità della
vita nascente.
Le istituzioni europee riconoscono le
legittimità delle richieste solo se almeno un milione di cittadini di
almeno sette paesi dell’Unione le sottoscrivono
In
un anno i movimenti per la vita europei hanno raccolto più di un
milione e 800 firme nei 28 paesi dell’Unione e 20 paesi hanno superato
la quota richiesta dalla Commissione.
Nei giorni 15, 16 e 17 novembre i delegati
dei movimenti di ogni Paese che ha contribuito a questo incredibile
risultato, si sono riuniti a Cracovia per fare il punto sui risultati
dell’iniziativa e per riflettere su come dare una forma di
rappresentanza ai cittadini europei che hanno sottoscritto “Uno di Noi”.
Un grande successo, che ha stupito gli stessi organizzatori. Molti all’inizio erano scettici e temevano di non riuscire.
Gregor Puppinck, Presidente del comitato “Uno di Noi” ha detto che “quello che siamo riusciti a raggiungere è un miracolo”.
“La consegna delle firma raccolte – ha
spiegato Puppinck - non è la fine di un cammino ma l’inizio di un
processo per far sì che la voce di coloro che difendono la vita e la
famiglia sia sempre presente “forte e chiara” nelle istituzioni
europee”.
Puppinck ha sottolineato che è la prima
volta nella storia che i movimenti per la vita europei si riuniscono
insieme in un congresso ed ha rilevato la mobilitazione dei cristiani
tutti, non solo cattolici ma luterani, evangelici e ortodossi.
“Possiamo raggiungere – ha concluso - un
successo legislativo, possiamo modificare la legge. Abbiamo delle
aspettative nei confronti di Commissione e Parlamento e pensiamo che la
nuova composizione del Parlamento Europeo sarà più favorevole alle
nostre iniziative”.
Maria del Pino Ana Garcia Barrera,
coordinatrice esecutiva di “Uno di Noi” ha detto entusiasticamente: “Con
un milione e ottocentomila firme, siamo la prima iniziativa dei
cittadini europei che ha raccolto un così alto numero di firme in così
tanti Paesi”.
“È una vittoria degli europei che difendono i diritti umani e principalmente il diritto alla vita”.
“Il successo di “Uno di Noi” - ha concluso Ana - è un esempio della cultura della vita che unisce i popoli e le Nazioni”.
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