In ogni caso, a confermare la
pericolosità abortiva della pillola del giorno dopo ci ha pensato in
questi giorni una delle maggiori autorità mondiali sul farmaco, il dr. James Trussell, affermando che i medici hanno il dovere di informare le donne che potrebbero provocare un aborto.
Trussell è Direttore dell’Office of Population Research della Princeton University e membro di Planned Parenthood Federation of America (la catena di cliniche abortive più grande del mondo) e ha aggiunto: «Per
fare una scelta consapevole, le donne devono sapere che le pillole
contraccettive di emergenza [...] prevengono la gravidanza in primo
luogo, ritardando o inibendo l’ovulazione e la fecondazione, ma a volte
possono inibire l’impianto di un ovulo fecondato nella mucosa uterina», agendo dunque come abortivi.
I vescovi tedeschi hanno rilasciato la loro dichiarazione dopo aver esaminato uno studio del 2012 sulla rivista Contraception, in cui si è sostenuto che il farmaco non è un abortivo. Ma tale indagine è stata messa in discussione perché l’autore è stato riconosciuto come il consulente per il farmaco
per le aziende farmaceutiche che lo producono. Lo stesso documento
riconosce inoltre che le preoccupazioni circa l’effetto abortivo è “uno
dei principali ostacoli” ad una più ampia distribuzione del farmaco.
Fonte: uccronline.it
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