Comunicato n° 71 del 04 Aprile 2013
“Il ricorso alla Consulta da parte del Tribunale di
Milano è l’ennesimo attacco per via
giudiziaria alla Legge 40”, commenta Paola Ricci
Sindoni, Vicepresidente vicaria dell’Associazione
Scienza & Vita.
“La fecondazione
artificiale eterologa, richiamata nel ricorso come necessaria
per la propria vita familiare, ne decostruisce al
contrario la struttura basata su un patto generazionale tra
una donna e un uomo, legati per garantirne
continuità e riconoscimento sociale. Come statuito anche
dalla Corte di Strasburgo nel 2011, il divieto di
fecondazione eterologa si fonda sull’inevitabile
scomposizione che questa tecnica comporta tra i concetti di
maternità e di paternità. Dissociazione che
stravolge i principi di relazionalità familiare e di
trasmissione generazionale. Va ribadita in maniera
inequivocabile la prevalenza di una norma fondamentale del
diritto che tutela prima di tutto il figlio: la certezza
dell’identità genitoriale”.
Fonte: Associazione Scienza&Vita
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