giovedì 21 agosto 2014

Fumare in gravidanza aumenta il rischio di ADHD nei bambini

I bambini nati da donne che hanno fumato durante la gravidanza sembrano avere un rischio maggiore di sviluppare Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD.*
Questo è ciò che afferma uno studio recente che aggiunge che anche i cerotti o le gomme alla nicotina potrebbero portare gli stessi effetti sui bambini, ed essere quindi dannosi in gravidanza.
Da molti anni o ricercatori stanno valutando i danni da fumo in gravidanza. Le sigarette si sono dimostrate causa di  aborti spontanei, complicazioni in gravidanza, parti prematuri, basso peso alla nascita e addirittura obesità a lungo termine nel bambino.
Non è ancora ben chiaro come il fumo e l’uso di nicotina nelle donne incinte possa influenzare il cervello dei feti in via di sviluppo. I ricercatori ipotizzano che la nicotina possa causare anomalie nel cervello. Anche altri prodotti del fumo di sigaretta, come il monossido di carbonio, potrebbero influenzare lo sviluppo cerebrale nel feto.


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E’ anche vero che ci possono essere altri fattori legati all’associazione tra fumo in gravidanza e ADHD.
Si ipotizza infatti che l’ADHD possa essere un disturbo ereditario e che le persone con ADHD siano più portare a fumare rispetto ad altre. Pertanto è anche possibile che la presenza di ADHD nel bambino non sia direttamente legata al fumo in gravidanza ma causata invece da un questione genetica o a influenze ambientali e sociali.
Nello studio pubblicato recentemente sulla autorevole rivista Pediatrics , i ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di quasi 85.000 bambini nati in Danimarca da madri reclutate nello studio tra il 1996 e il 2002.
Sono stati trovati sintomi di ADHD  in poco più di 2.000 bambini. Le percentuali erano più basse in bambini nati da genitori non fumatori (1,8 %) e nelle famiglie in cui la mamma aveva smesso di fumare e il papà non era fumatore (2%). Le percentuali di bambini con ADHD aumentavano in famiglie in cui entrambi i genitori fumavano (4.2 %).
Nelle famiglie in cui i papà non fumavano,  i tassi di ADHD erano più alti in quelle in cui le mamme in gravidanza erano in terapia sostitutiva con nicotina (3,8 %) o erano fumatrici (3,4 %). Nelle famiglie in cui il padre fumava e la madre era in terapia sostitutiva con nicotina, i tassi di ADHD nei bambini erano del 2.9%.
E’ da considerare  che nello studio partecipavano solo poche donne in terapia sostitutiva con la nicotina e pertanto i risultati in tal senso non sono affidabili.
In ogni caso i risultati di questo studio,  come tutti quelli che sono stati fatti sul fumo di sigaretta in gravidanza, rappresentano ottime ragioni per smettere di fumare quando si decide di avere un bambino.
La cosa migliore da fare sarebbe quella di aver già smesso di fumare quando viene concepito il bambino. Se vi accorgete di aspettare un bambino e state ancora fumando, smettete prima possibile .
Il fumo prima della gravidanza non sembra aumentare il rischio di ADHD nel bambino non ancora nato.
*ADHD  è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. Esso include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività. Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente. E’ bene precisare che l’ADHD non è una normale fase di crescita che ogni bambino deve superare, non è nemmeno il risultato di una disciplina educativa inefficace, e tanto meno non è un problema dovuto alla «cattiveria» del bambino. (@http://www.aidaiassociazione.com/)

Riferimenti:
Jin Liang Zhu, Jørn Olsen, Zeyan Liew, Jiong Li, Janni Niclasen and Carsten Obel  Parental Smoking During Pregnancy and ADHD in Children: The Danish  National Birth Cohort Pediatrics DOI: 10.1542/peds.2014-0213

Fonte: periodofertile.it

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