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di
Anna Fusina
“Ora
ti racconto come sei nato... Storie e idee per l'educazione sessuale
e affettiva dei bambini” è il titolo del bellissimo
libro edito da Ancora e scritto da Aldo Andaloro e Pierluigi
Diano.
Ne
parliamo con uno degli autori: Pierluigi Diano, medico,
giornalista ed illustratore, autore di varie pubblicazioni, tra cui
“Educazione sessuale a fumetti!” (pubblicato da Ancora nel
2009), destinato agli over 10, tradotto in spagnolo e polacco. Il
Dottor Diano si occupa da molti anni di divulgazione scientifica, con
una particolare attenzione ai temi della famiglia. Ha pubblicato
anche “Gli errori di mamma e papà”, “Sarò mamma”,
“Sarò papà”, “La mamma e il suo bambino” e
“Grande Atlante del Corpo Umano”, edito da Fabbri e
tradotto in francese, tedesco, ceko e russo.
-
Dottor Diano, come è nata l'idea di questo libro?
“Ora
ti racconto come sei nato…”,
da pochi mesi in libreria, è nato soprattutto grazie al co-autore
Aldo Andaloro.
Ci siamo conosciuti tramite internet. Lui rimase piacevolmente sorpreso dal mio precedente libro “Educazione sessuale a fumetti!”, dedicato agli adolescenti, e mi propose questa nuova avventura nel mondo dei bambini.
Ci siamo conosciuti tramite internet. Lui rimase piacevolmente sorpreso dal mio precedente libro “Educazione sessuale a fumetti!”, dedicato agli adolescenti, e mi propose questa nuova avventura nel mondo dei bambini.
-
Un libro... a quattro mani....
Andaloro è uno
straordinario maestro delle elementari, da qualche anno in pensione,
che ha combinato da subito l’insegnamento didattico tradizionale
con la passione per il tema "vitale" degli affetti e della
sessualità da affrontare con i suoi bambini, sviluppando un
innovativo metodo didattico e una eccezionale esperienza. Basti
pensare che è autore di uno dei primi testi di educazione sessuale
per i più piccoli, scritto negli anni '70 a Palermo. Tuttora
mantiene il filo diretto con i bambini tramite il suo sito internet
aldoeduweb.it.
Io, come medico di famiglia, ho invece la mia esperienza quotidiana con le dinamiche genitori-figli che si coniugano con tutto quanto riguarda la prevenzione e l'attenzione alla salute a 360°, ovvero su come star bene sia dentro sia fuori. Oltre ai testi, ho curato personalmente le illustrazioni. Quindi ho potuto dare supporto iconografico a tutto ciò che mi sembrava opportuno dettagliare, senza rischio di lesinare in figure. Anche i disegni li ho realizzati con stile diverso, molto giocosi per i bambini, precisi e scientifici quando entriamo in dettagli sulle piccole patologie e disturbi da prevenire in età pediatrica. In effetti, penso che, mettendo insieme le nostre personalità, Aldo ed io abbiamo realizzato un libro davvero particolare e - in un certo senso - innovativo. Non ci siamo preoccupati di nient'altro del fatto che potesse essere davvero utile e completo, per tutta la famiglia. E pure per gli insegnanti.
Io, come medico di famiglia, ho invece la mia esperienza quotidiana con le dinamiche genitori-figli che si coniugano con tutto quanto riguarda la prevenzione e l'attenzione alla salute a 360°, ovvero su come star bene sia dentro sia fuori. Oltre ai testi, ho curato personalmente le illustrazioni. Quindi ho potuto dare supporto iconografico a tutto ciò che mi sembrava opportuno dettagliare, senza rischio di lesinare in figure. Anche i disegni li ho realizzati con stile diverso, molto giocosi per i bambini, precisi e scientifici quando entriamo in dettagli sulle piccole patologie e disturbi da prevenire in età pediatrica. In effetti, penso che, mettendo insieme le nostre personalità, Aldo ed io abbiamo realizzato un libro davvero particolare e - in un certo senso - innovativo. Non ci siamo preoccupati di nient'altro del fatto che potesse essere davvero utile e completo, per tutta la famiglia. E pure per gli insegnanti.
-Il
libro è un manuale, anzi “una cassetta degli attrezzi”
indispensabile per raccontare e far capire come nascono i bambini....
...ma
anche come nascono gli insegnanti e i genitori.
Volevamo
infatti realizzare un libro che guidasse l'educazione nel senso pieno
del termine, quindi che coinvolgesse tutti i "protagonisti"
- bambino, insegnanti e genitori - rivolgendoci ad ognuno con il
proprio linguaggio.
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Qual è, a suo parere, il momento più opportuno per iniziare a
raccontare ad un bambino ”come è nato”?
Solo
un genitore può rendersi conto di quando sia il momento "giusto".
Ogni bambino ha infatti il proprio percorso conoscitivo e le proprie
fasi di sviluppo psicologico. L'insorgenza della fatidica domanda
"come
sono nato?",
varia pertanto da bambino a bambino e può celare in sé diverse
sfumature di curiosità. Vuole sapere davvero "come" o
piuttosto "perché"? Vuole sapere "da dove viene"?
Vuole avere conferma di qualcosa che ha "sentito dire" da
altri? Solo un genitore può avere la sensibilità per rendersi conto
della risposta che sta cercando il proprio figlio.
In
linea di massima, sappiamo comunque che fino ai 3 anni il bambino è
più interessato alla conoscenza e alla scoperta del suo corpo; tra i
3 e 4 anni inizia a rivolgere la sua attenzione a come sono fatti gli
altri; tra i 4 e i 5 anni può essere già soddisfatto di sapere come
si è sviluppato nella pancia della mamma, senza necessità di
dettagli sulla fase del concepimento; tra i 5 e i 6 anni, avendo il
bambino acquisito una discreta conoscenza delle differenze degli
organi riproduttivi maschili e femminili, può iniziare a comprendere
la dinamica del rapporto sessuale.
-
Cosa devono fare i genitori per creare l'ambiente adatto per un
dialogo sereno su questi temi con i loro bambini?
I
genitori non devono far nulla di straordinario rispetto
“all’ordinaria straordinarietà di volersi bene”.
Il loro esempio nel vivere in armonia nonostante le difficoltà, il sapersi aiutare e supportare nei momenti difficili, l’imparare a perdonare quando serve, valgono più di un milione di parole. Vivendo nel rispetto e nella comprensione reciproca, i figli impareranno a comprendere l’importanza che c’è dietro un “giuramento d’amore” che diventa promessa quotidiana.
Devono essere il papà e la mamma i veri “sex symbol” per i nostri ragazzi, non gli stereotipi che mostrano loro la televisione e la pubblicità.
Il loro esempio nel vivere in armonia nonostante le difficoltà, il sapersi aiutare e supportare nei momenti difficili, l’imparare a perdonare quando serve, valgono più di un milione di parole. Vivendo nel rispetto e nella comprensione reciproca, i figli impareranno a comprendere l’importanza che c’è dietro un “giuramento d’amore” che diventa promessa quotidiana.
Devono essere il papà e la mamma i veri “sex symbol” per i nostri ragazzi, non gli stereotipi che mostrano loro la televisione e la pubblicità.
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“Ora ti racconto come sei nato” contiene un racconto divertente
da sfogliare con i propri figli, ma anche una raccolta di “letterine”
dei bambini che chiedono risposte su affetti e sessualità...
In
effetti, nella prima parte del libro si trova un racconto da leggere
serenamente con i proprii figli ed una simpatica raccolta di
letterine di bambini, che pongono i loro quesiti su sessualità e
dintorni.
Come ho già detto, mi sono occupato anche di realizzare le illustrazioni, quindi ce l'ho messa tutta per rendere quest'area molto simpatica e curiosa, in modo da stimolare il più possibile lo stupore e la poesia, sentimenti che non devono mai mancare quando si parla della bellezza della vita e dell'amore.
Come ho già detto, mi sono occupato anche di realizzare le illustrazioni, quindi ce l'ho messa tutta per rendere quest'area molto simpatica e curiosa, in modo da stimolare il più possibile lo stupore e la poesia, sentimenti che non devono mai mancare quando si parla della bellezza della vita e dell'amore.
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Lei ed Aldo Andaloro, coautore del testo, amate definirlo un libro
“BIG”: in che senso?
Con
un po’ di scherzosa presunzione, sul retro di copertina, noi
abbiamo scritto che “è BIG!”, partendo dalle iniziali di
Bambini, Insegnanti e Genitori.
In effetti è suddiviso in tre parti.
La prima parte, come abbiamo accennato, è dedicata ai più piccini, con un divertente racconto da sfogliare insieme ai genitori e una graziosa raccolta di letterine di bambini che chiedono risposte su affetti e sessualità.
La seconda parte è per gli educatori scolastici: una vera e propria guida con punti, spunti e appunti, per affrontare al meglio l’argomento con i propri alunni; si danno informazioni sulle attuali normative e consigli concreti (metodi ed esperienze) su come sviluppare questi temi in classe.
In effetti è suddiviso in tre parti.
La prima parte, come abbiamo accennato, è dedicata ai più piccini, con un divertente racconto da sfogliare insieme ai genitori e una graziosa raccolta di letterine di bambini che chiedono risposte su affetti e sessualità.
La seconda parte è per gli educatori scolastici: una vera e propria guida con punti, spunti e appunti, per affrontare al meglio l’argomento con i propri alunni; si danno informazioni sulle attuali normative e consigli concreti (metodi ed esperienze) su come sviluppare questi temi in classe.
Infine,
la terza parte è una piacevole chiacchierata con i genitori, a tutto
campo su educazione, igiene, prevenzione dei disturbi dell’età
pediatrica, pubertà, internet, TV…
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Per gli insegnanti ed i genitori il testo è veramente una guida con
punti, spunti ed appunti per svolgere al meglio la propria funzione
educatrice...
Il
tema degli affetti e della sessualità è il tema della vita.
Richiede un’esplorazione interiore, per scoprire su cosa si basano
davvero le nostre speranze, le nostre sicurezze, la nostra
disponibilità verso gli altri. Penso che questa sia l'area educativa
per eccellenza per un insegnante: accompagnare un bambino a scoprire
la forza dell'amore che è dentro di lui.
-
Nella parte dedicata ai genitori, il libro contiene molti consigli
sulla cura del corpo e sull'igiene del bambino...
In
effetti, abbiamo dedicato una particolare attenzione ad un'area
spesso sottovalutata dai libri di questo settore educativo, ovvero
l'attenzione all'igiene e prevenzione su malattie e disturbi che
possono influenzare la fertilità degli "uomini di domani".
Siamo
inoltre stati al passo con i tempi attuali, aiutando i genitori a
porre particolare attenzione all'attuale esposizione dei bambini a
internet, ai messaggi televisivi, alla moda...
Ci
è anche scappata qualche "parolaccia"... in senso
scherzoso, ovvero qualche parola che ormai quasi non si osa più
pronunciare ai nostri bambini, come "pudore", "umiltà",
"mitezza", "rispetto", "intimità".
Molti spunti interessanti per raccontare non solo come si nasce ma
anche come si cresce.
-"Ora
ti racconto come sei nato” è anche un libro... interattivo?
In
un certo senso sì, perché chiediamo ai nostri lettori di mantenere
il dialogo aperto con noi, attraverso il sito aldoeduweb.it o la
apposita pagina facebook “oratiraccontocomeseinato", che ha
già circa 3.500 fans, dove parliamo dei temi del libro e non solo.
In particolare, chi visita la nostra pagina facebook troverà sempre
serenità e buonumore, perché il vero inizio di ogni vita nasca
sempre da un sorriso.
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