martedì 2 dicembre 2014

L'angelo di Rio: una donna salva 3.000 bambini dall'aborto

Ex insegnante va nelle favelas per aiutare le donne incinte a scegliere la vita e a costruire un futuro

 WEB-Doris-Hipolito-Courtesy-Image




Carrie Gress, Ph.D.


Mentre Rio de Janeiro è al centro dell'attenzione mondiale per aver ospitato la Giornata Mondiale della Gioventù e la Coppa del Mondo di calcio e perché vi si svolgeranno le Olimpiadi estive del 2016, una donna ha salvato in silenzio più di 3.000 bambini che avrebbero dovuto essere abortiti nelle sue favelas più povere.

È iniziato tutto in modo semplice. 23 anni fa, Doris Hipólito aveva una vita confortevole come insegnante di storia e geografia e consulente scolastica a Rio de Janeiro. Il direttore della sua scuola le ha chiesto di aiutare alcune delle allieve che soffrivano per le conseguenze dell'aborto. La Hipólito ha riunito materiali pro-vita per aiutare le ragazze e li ha distribuiti anche ai membri della sua parrocchia. Ha poi sentito la necessità di iniziare a recitare il rosario in una piazza pubblica il 13 di ogni mese, distribuendo opuscoli pro-vita. Con il sostegno del vescovo Werner Siebembrok e della Legione di Maria, il piccolo gruppo che si era raccolto intorno alla Hipólito ha iniziato ad assistere nelle favelas di Rio le donne che pensavano di non avere alternative all'aborto.

Anche se in Brasile l'aborto è illegale nella maggior parte dei casi, ci sono comunque “cliniche” in cui vengono effettuati illegalmente aborti a Baixada Fluminense, una zona socialmente abbandonata di Rio con 3 milioni di abitanti. Meno clinica e più “casa spirituale” - qualcosa di simile al voodoo –, molti dei bambini abortiti vengono dati da mangiare a cani e serpenti.

La Hipólito si mette alle porte di queste “cliniche” cercando di convincere le mamme – molte delle quali sono tossicodipendenti e/o subiscono forti pressioni esterne per abortire – a tenere i loro figli, offrendo sostegno per portare avanti la gravidanza e dare una svolta alla propria vita.

Otto anni fa, la Hipólito ha compiuto con il sostegno della sua famiglia il passo coraggioso di abbandonare il proprio impiego e lavorare a tempo pieno per queste donne disperate. Nel 2007 ha incontrato una senzatetto incinta che viveva sotto un cavalcavia ed era fisicamente e mentalmente disabile. La Hipólito ha affittato una piccola casa per prendersi cura di lei. Poi è arrivata un'altra donna incinta bisognosa, e poi un'altra, e un'altra ancora. Alla fine la Hipólito ha istituito una casa “formale”: Casa de Amparo Pró-Vida (Casa della Difesa Pro-Vita).

Oltre a fornire un luogo sicuro a queste donne e ai loro bambini, la Hipólito ha aiutato a istituire centri pro-vita nelle chiese locali perché le donne in gravidanza possano ricevere assistenza. Attraverso questi centri e la Casa della Difesa Pro-Vita, una donna incinta può avere accesso a formazione professionale, assistenza sanitaria e lavoro per poter vivere degnamente e far fronte alle necessità del suo bambino.

Molte delle donne aiutate dalla Hipólito sono diventate volontarie. La figlia di una donna che aveva aiutato vent'anni fa ora opera come volontaria per altre donne.

In Brasile sta aumentando la pressione politica per legalizzare l'aborto. I gruppi femministi lavorano per far fallire il lavoro di Doris Hipólito, che ha ricevuto telefonate di minaccia e perfino minacce di morte. Una donna, un procuratore locale, è andata a ispezionare la Casa, e vedendo le foto dei bambini che sono stati salvati dall'aborto ha esclamato: “Questa Casa non avrebbe mai dovuto esistere!”

Oggi la Hipólito e la sua famiglia si affidano alla Provvidenza per far fronte alle proprie necessità e a quelle di tutti coloro che vengono assistiti nella Casa. La ex insegnante spera di ampliare la Casa e le è già stato donato il terreno per farlo, ma il progetto è in fase di stallo per la mancanza di fondi. Solo quest'anno, 160 bambini sono stati salvati dagli aborti illegali.

Malgrado le difficoltà, Doris Hipólito resta a galla grazie alla speranza che vede nei volti dei bambini che le sorridono dalla parete, e quando le cose diventano molto complicate dice a se stessa: “Il potente può darmi potere, ma i bambini possono darmi il Paradiso”.

Per ulteriori informazioni su Doris Hipólito o per aiutare la sua opera, http://www.gofundme.com/hub754
.


[Traduzione dall'inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]
sources: ALETEIA

 

Nessun commento:

Posta un commento