di
Anna Fusina
Nella seduta parlamentare
del 15 ottobre scorso, alla Camera, i deputati Gian Luigi Gigli e
Mario Sberna hanno presentato un'interrogazione a risposta scritta al
Presidente del Consiglio dei Ministri per conoscere le iniziative che
il Governo intende porre in atto per sostenere ed incentivare le
adozioni, in particolare quelle internazionali.
Gli Onorevoli
interpellanti osservano che “da anni si aspettano i
protocolli operativi regionali e la banca dati nazionale per le
adozioni internazionali, mentre in soli 25 giorni le regioni,
avvalendosi di proprie linee guida regionali, hanno già trovato
l'accordo sulla fecondazione eterologa, in contrasto peraltro con
quanto dispone l'articolo 7 della stessa legge n. 40 del 2004".
Gian Luigi Gigli e Mario
Sberna ricordano come le associazioni e gli enti accreditati
all'adozione in Italia abbiano più volte rivolto appelli accorati
affinché Governo e regioni dedichino le stesse energie, già
investite per dare applicazione alla legge in materia di
fecondazione assistita, anche nella direzione di districare le
questioni aperte nell'adozione, così come per reperire i fondi per
quella internazionale – fermi da tre anni - e per far funzionare
adeguatamente la Commissione adozioni internazionali.
Le famiglie adottanti,
come sottolinea l'interrogazione, possono arrivare a spendere, nelle
adozioni internazionali, anche 10 mila euro e, a fronte di tali
ingenti spese, i fondi per i rimborsi alle famiglie, nonché i fondi
per i servizi post-adozione, sono oggi praticamente inesistenti e si
possono portare in detrazione fiscale soltanto il 50 per cento delle
risorse adoperate.
A parere degli
interpellanti l'impegno finanziario del Governo sarebbe invece
necessario, allo scopo di garantire la gratuità delle adozioni a
quelle coppie che versano in difficoltà economiche.
Nell'interrogazione si
rileva inoltre come l'iter per l'adozione internazionale richieda
oggi una media di 3-4 anni dall'inizio della procedura, anche a causa
delle lungaggini burocratiche, e a volte in ragione di aperti
contrasti tra Governi (da ultimo viene segnalato il caso del Congo),
“conflitti nei quali a perdere sono prima di tutto i bambini
incolpevoli e le famiglie destinatarie”.
Si fa notare poi come il
numero di coppie che in Italia fanno richiesta di adozione sia calato
drasticamente: da circa 6.000 nel 2006 si è passati a non oltre le
3.000 coppie nel 2013.
I dati sul primo semestre
2014 - a quanto riportato dalle associazioni operanti nel settore –
mostrano un ulteriore crollo del 30%.
Gigli e Sberna
sottolineano come i bimbi che devono essere adottati portino spesso
sulle spalle segni di maltrattamenti e abusi, necessitando pertanto
di percorsi di sostegno dopo l'adozione, soprattutto durante alcuni
momenti particolari della loro crescita, come l'adolescenza.
I fondi per le famiglie
che sostengono pesanti costi per l'adozione, ed in particolare per
quelle che hanno adottato ragazzi difficili e che quindi devono
intraprendere con loro un cammino di crescita speciale, sono
inesistenti.
Secondo alcune
associazioni del settore, da parte istituzionale si pone in essere
una “grave irresponsabile distrazione verso una forma alta di
accoglienza come l'adozione” e “verso un
mondo elettoralmente poco rilevante come i bambini”.
Gli Onorevoli
interroganti sottolineano che servirebbero circa 30 milioni per
fornire risorse economiche ed umane al fine di evitare che tra
qualche tempo tutto il sistema degli enti autorizzati salti, visto
che molte sedi territoriali saranno costrette a chiudere.
Rilevano altresì la
necessità di “un cambiamento culturale atto a superare la
tendenza prevalente, volta a guardare soltanto ai bisogni
degli adulti, ma non a garantire quel gesto d'amore che rende
giustizia ad un bambino che la società non è stata in grado di
aiutare, quell'atto di grande solidarietà e sacrificio che si compie
attraverso l'adozione, che non è arduo definire
speculare a quello che agli interroganti appare il solipsismo
narcisista che fa da sostrato alla fecondazione eterologa.”
Gigli e Sberna chiedono
pertanto al Governo “quali urgenti iniziative intenda porre in
essere al fine di sostenere ed incentivare quegli atti di grande
solidarietà umana, quali le adozioni, in particolare quelle
internazionali”, se intenda “adoperarsi al fine di
reperire quei fondi necessari al sostegno del sistema di enti
autorizzati, che rappresenta un tramite fondamentale ed
insostituibile per il settore delle adozioni” e se reputi utile
“adoperarsi in azioni diplomatiche volte ad agevolare le
adozioni internazionali.”
Fonte:
vitanascente.blogspot.it
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